Il posto in cui, qui a Roma, mi sento veramente a casa e felice di esserci ogni volta che ci capito, è proprio lui, l'
Auditorium Parco della Musica.
Ieri per San Valentino, per il secondo anno consecutivo, il Parco ha organizzato un
evento social con tanto di hashtag:
#IloveAuditorium e
#openAuditorium.
Si trattava di una visita guidata nel
backstage dell'Auditorium, in quei luoghi in cui l'arte la si crea, la si produce, la si progetta e realizza,
quei luoghi sacri in cui c'è la vera vita di ogni corpo culturale, lì dove, proprio come il cuore di ogni essere vivente, c'è una macchina organizzativa e artistica pulsante ed energica a tal punto da dar vita alle meraviglie sul palco, a cui ogni spettatore può assistere e di cui può fare esperienza, unica e personalissima.
Chi mi legge da un po' avrà già immaginato che non potevo che cogliere la palla al balzo,
e sì, mi sono catapultata lì ieri pomeriggio, in quel luogo magico e sospeso fra sogno e realtà.
|
L'AD José Ramon Dosal Noriega ci accoglie |
Punto di ritrovo, alle 18:15, presso
l'ingresso degli artisti, e sì perché abbiamo percorso proprio le loro strade, siamo saliti per le scale raggiungendo il primo piano e di lì,
davanti al plastico dell'Auditorium Parco della Musica è partito il nostro tour guidato, introdotto da
José Ramon Dosal Noriega, l'amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma, appassionato e accogliente proprio
come il buon padrone di casa, pensate che prima dell'introduzione, quando ancora nessuno di noi accorsi lì sapeva realmente chi fosse, è passato personalmente a salutare ciascuno di noi con una cesta di Ferrero Rocher fra le mani offrendone a tutti :).