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venerdì 24 marzo 2017

"Prova a non ridere"... che spettacolo!


Chi mi conosce da tempo, sa che è tornato nella mia vita il periodo che ciclicamente si ripete, talvolta annualmente, talvolta semestralmente, questa volta mi ha dato un po' di tregua e si è ripresentato allegramente dopo tre anni e mezzo.

Parlo del periodo che molti della mia generazione conoscono bene, quello che passa tra un lavoro e l'altro, lo chiamo stand by, in cui continui a studiare e torni a fare pubbliche relazioni, a cercare di vendere la tua professionalità al migliore offerente, ma soprattutto il periodo in cui ti fermi a pensare quale sia il tuo posto nel mondo. Ed è proprio in periodi come questi che poi decidi di staccare la spina per una settimana e tornare lì dove tutto è partito, il posto in cui sei nato e cresciuto fino all'adolescenza, in cui puoi parlare la tua lingua di origine, e in cui tutto sommato basta uno sguardo perché tutti ti capiscano.
Bene, questa settimana ho trascorso le mie giornate nella mia Matera, che oggi è sulla bocca di tutti, diventata una delle meraviglie d'Italia, eppure quando son partita da qui, ormai quasi venti anni fa, alla domanda "di dove sei?" seguiva quella "Matera, non la conosco, dove si trova?".
Ora tutti sanno che si trova qui, nel cuore del profondo sud del nostro Bel Paese, in Basilicata, per noi oriundi Lucania, che taluni amano definire "La Svizzera d'Italia". Un gioiellino la mia terra, sì.


Nel giro consueto di saluti a chi qui ha deciso di restare, il tour questa volta è passato anche attraverso lo spettacolo in vernacolo materano di un gruppo di amici a cui devo molto, moltissimo, i primi passi nel mondo degli eventi e del cinema li ho mossi con loro, e vi assicuro nonostante notti insonni e ritmi serrati, con loro il lavoro è divertente, appassionato, piacevolmente senza orari, in una parola: "Felice".

Ieri sera mi hanno regalato un po' di quella spensieratezza e passione che da tempo in quel di Roma avevo dimenticato. L'occasione è stato lo spettacolo "Prova a non ridere", una commedia giunta quasi alla sua decima replica, acclamati dal pubblico infatti, i protagonisti son tornati sul palco ieri, nella prima serata di quattro che doneranno alla città sorrisi, lacrime di gioia, e due ore di puro spettacolo e godimento.

Alle 21.15 mi sono mimetizzata tra gli spettatori, inizia lo spettacolo e... gli irresistibili Ciccio (Pasquale) e Titina (Lia) iniziano lo show, interpretano una coppia materana, una delle poche che ancora vive nei Sassi, tra bed and breackfast e hotel esclusivi, sono sposi da oltre trent'anni e hanno un figlio lontano, a Milano, Stacchiuccio (il mio caro amico Uccio).


Lo spettacolo va avanti alternando situazioni e dialoghi esilaranti, che ripercorrono la storia degli abitanti della città dei Sassi, il "nostro" modo di vivere l'adolescenza, i primi amori, per buona parte recitato in dialetto materano, tra gag, monologhi, pura commedia e poesia.

Sì Poesia, quella che ti porta a riflettere con il sorriso sulle labbra, talvolta amaro, ma pur sempre sorriso, quella poesia che se sei lontano da "casa" ti fa desiderare "vorrei che non finisse, vorrei poter tornare e vivere di questo, qui, nella mia terra", ma che ti fa capire che nonostante tutto, "questo" fa comunque parte della tua vita, ma non può bastare, a te non può bastare. E con il sorriso, dopo due chiacchiere allegre con quei magnifici protagonisti sul palco e nel backstage, chiudi la tua serata contento, e cosciente che la tua storia farà sempre parte di te ed è il valore più prezioso che hai, ovunque e comunque.

Chi può non manchi:
"Prova non ridere" con, in ordine di apparizione, Pasquale Cancelliere, Lia Trivisani, Uccio Mastrosabato, per la regia di Geo Coretti. Matera, Auditorium R. Gervasio - Piazza del Sedile, per info contattare Blu Video Matera

Buona visione!

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